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domenica 19 luglio 2015

Recensione: Io sono Vera di Alaisse Amehana



Non sapevo che avrei avuto in mano una piccola perla prima di terminare il libro. "Io sono Vera", di Alaisse Amehana, che mi è stato gentilmente inviato dalla casa editrice Rosa dei Venti, non è solo una storia d'amore, ma è una storia sulla vita e la sua bellezza, che ci rende consapevoli di quanto siamo sospesi a un filo, e di quanto questo filo sia sottilissimo.

IO SONO VERA
di ALAISSE AMEHANA

Casa editrice: Rosa dei Venti Edizioni
Collana: Gli Angeli
Genere: Urban Fantasy, Paranormal Romance, YA
240 pagine ca.
Prezzo edizione cartacea: 12,00 euro
Prezzo edizione digitale: 2,99 euro
ISBN: 978-88-99118-00-6


Può una scelta sbagliata cambiare il corso di un’esistenza? Può l’errore di un attimo diventare l’inizio di un destino inaspettato? Quando Veronica esce di casa per raggiungere il ragazzo per cui farebbe di tutto, non sa che le sarà fatale. Non sa che in quell’istante qualcuno sta per cambiare inevitabilmente il corso degli eventi e che presto dimenticherà il sapore della vita. Basta un attimo, una decisione precipitosa, e il suo mondo si capovolge senza scampo. Acsei è un Allievo Custode e l’impulso di dimostrare che è pronto per diventare un vero Angelo è troppo forte per non dargli ascolto; ma il suo avventato desiderio di emergere ha conseguenze drammatiche. Così le loro vite si scontrano in un limbo che ha il volto di una tragedia irreversibile e sconvolgente e tutti i sogni, le speranze e le convinzioni della ragazza svaniscono improvvisamente, spazzati via da qualcosa che nessuno può sconfiggere. Ma Acsei è deciso a porre rimedio al suo errore e trascinerà Vera in una folle lotta contro il tempo e i pericoli che minacciano la sopravvivenza di un’anima solitaria in balia della morte. Cosa sarà disposto a fare per salvarla ed evitare che si smarrisca?



La vita può davvero essere sospesa a un filo, e può cambiare drasticamente senza che nessuno se lo aspetti: è quello che capita a Veronica, per gli amici Vera, una giovane donna che, per una sfortunata coincidenza, si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, e viene gettata sotto un'automobile. Al suo risveglio, però, non è in una stanza di ospedale, bensì si accorge di essere vicino proprio al luogo dell'incidente, ma soprattutto si accorge di vedere se stessa nel luogo dell'incidente, mentre l'ambulanza si affacenda a caricarla e portarla al pronto soccorso. Vera si accorge anche di essere accompagnata da un misterioso ragazzo, occhi azzurri e capelli biondi: egli dice di chiamarsi Acsei, di essere un Allievo Custode che, a causa della sua sbadataggine e impulsività, la immischiata in un incidente. Adesso lei è un'anima, sospesa tra terra e cielo. Per rimediare al suo sbaglio, Acsei ha impresso un simbolo sul corpo in coma di Vera per mantenerla in vita, ma rimane poco tempo prima che i Traghettatori, ossia gli Angeli della Morte, vengano a prendersela per portarla nell'aldilà. Acesi spiega a Vera che solo lui potrà far sì che la sua anima ritorni nel proprio corpo. Vera, sbalordita e furiosa per quello che è successo, suo malgrado acconsente a seguire il giovane in questa corsa contro il tempo...
E' la causa della mia morte. E anche l'unica cosa che conti, adesso.
L'ironia della sorte ha davvero un pessimo gusto.







Sino dalle prime pagine del romanzo, veniamo catapultati in una realtà lontana ma vicinissima alla nostra, ossia quella degli angeli. Acsei è un Allievo Custode, ossia uno studente che si sta preparando per diventare un Angelo Custode, che avrà il compito di salvare gli uomini da morti accidentali. Acsei è un ragazzo un po' svampito, il cui carattere impulsivo lo conduce talvolta a commettere degli errori, ed è proprio a causa (o grazie?) di questo che farà conoscenza di Vera, l'anima che dovrà riportare nel suo corpo affinché non muoia. Acsei è anche molto avventato, perché si reca sulla terra senza utilizzare l'Isolante, ossia una sostanza che impedisce agli Angeli di essere "corrotti" dal mondo terrestre, dai suoi profumi e dai sentimenti che solo un umano può provare. E così, appena conosce Vera, sa già di essere stato "corrotto".
Gli occhi di Veronica erano di un grigio così chiaro e delicato 
da far pensare a un cielo in montagna subito prima dell'ultima neve dell'inverno. 
Sarebbero potuti apparire freddi, invece bruciavano nei suoi come tizzoni ardenti.







L'amore tra Vera e Acsei non tarda a manifestarsi. Ma l'amore non è l'aspetto principale del libro, a mio avviso. L'aspetto principale è la lotta per la vita, la lotta per restare aggrappati alla vita, e anche la consapevolezza delle piccole cose che ci circondano, il riconoscere la loro bellezza e la loro importanza. Per Vera, questo si manifesta proprio a causa del suo essere "sospesa" ta due mondi, tra la vita e la morte. Riesce così a notare piccole cose che, forse, prima le erano banali: "Avevo mai osservato in quel modo le stelle quando ero in vita? Prima di essere solo un'anima avevo detto al mio corpo di fermarsi e guardare il cielo di notte senza pensare ad altro che ammirarlo?". Per Acsei, Allievo Custode che vive in un mondo parallelo ma distante dal nostro, la "corruzione" della terra è anche l'accorgersi di tutte quelle cose che non ha mai sperimentato, di quelle sensazioni e quei profumi che può sentire solo stando lì: "Potrei parlare per ore del profumo di una rosa, ma devi averla tra le mani per capire cosa sia davvero". Una scoperta e una riscoperta, quindi. La consapevolezza che un umano e un Angelo, in fondo, hanno entrambi il cuore che batte. A mio avviso, questo aspetto è un lato molto importante del libro, un significato profondo che spesso molti romanzi non hanno. Certo, anche l'amore è importante. Ma cos'è l'amore, se non un sentimento molto umano e "terrestre", che ci accomuna tutti? 

Mi è piaciuto molto, sotto questo profilo, anche il tenero rapporto tra l'Angelo Custode Ammaniel, mentore di Acsei, e l'umano Gabriele, che egli ha salvato e di cui si è innamorato dopo, "corrotto" dalla terra, una storia d'amore a sé stante, come un libro dentro un libro.
"Valeva la pena morire per lui??".
La risata di Ammaniel spezzò il silenzio con la forza di uno sparo 
e Acsei ne fu quasi spaventato.
"Cosa saresti disposto a fare per Veronica?", gli chiese.
Socchiuse gli occhi, guardandolo come in cerca del trucco dietro quella domanda. "Tutto".
Ammaniel annuì come se non si fosse aspettato nulla di diverso.
"Anche io ero disposto a tutto".







Alaisse Amehana ha un grande talento: quello di far fuoriuscire il sentimento dalle pagine di un libro. Erano anni che non mi commuovevo così durante una lettura, e non perché via siano scene tristi o tragiche, ma perché l'autrice è riuscita davvero a farti provare le sensazioni che provavano i protagonisti. Inoltre, è stata geniale nel dividere lla storia in due parti: da un lato, le vicende di Acsei sospeso tra la terra e il compito di riportare Vera nel suo corpo e il mondo degli Angeli, nella scuola dove studia per diventare Custode, con l'amico Din e il Maestro Camael, fonte di odio per tutti; tutto questo, scritto in terza persona. Dall'altro lato, le sensazioni di Vera e la sua narrazione, scritta questa volta in prima persona. Un'astuzia letteraria davvero ben riuscita, assieme a uno stile di scrittura molto poetico e profondo. Mi è piaciuta molto anche la copertina e il gioco di parole del titolo, "Io sono Vera", che è sia il nome della protagonista, sia la sua volontà di sentirsi reale mentre la sua anima sta sospesa tra la vita e la morte.

In definitiva, un altro libro che mi è piaciuto molto, e che consiglio a tutti, che amiate gli Angeli o meno. Perché l'amore non ha età, non ha genere ma, soprattutto, non ha confini.


Il mio voto:

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