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domenica 26 luglio 2015

Segnalazione: Le cose migliori di Valeria Pecora



Buona domenica a tutti! Ne approfitto di questa serata più fresca per segnalarvi un romanzo di una giovane scrittrice italiana, Valeria Pecora, che tratta di un tema insolito e importante: il morbo di Parkinson.

Malattia e disabilità ma anche molto altro..... Le cose migliori è un romanzo sulla felicità rincorsa, sulla felicità che arranca, sull’amicizia, sull’amore. L’amore come gestazione e parto, come dolore e distacco, l’amore come tradimento e delusione, come amicizia e rinascita. Un inno al rapporto tra genitori e figli.....

Gli dico che i figli non si fanno per colmare le mancanze ma perché ci sentiamo già pieni. 
I figli si fanno per prenderli per mano, per scrivere storie nuove che non saranno mai le nostre storie, quelle che noi abbiamo vissuto. 
Saranno storie diverse, racconti migliori.





"Le cose migliori di Valeria Pecora è un romanzo di formazione che celebra la crescita della protagonista, Irene, attraverso il percorso della malattia e dell’amore. Irene non è malata. Lei è “figlia” di Parkinson. Sua madre viene condannata dalla sua malattia invalidante ad una maternità zoppicante. Un romanzo che sta suscitando la curiosità e l’attenzione anche da parte di quelle associazioni che si occupano della lotta contro questa patologia. Per la prima volta la voce narrante è un’altra. A parlare non è il malato che spesso pretende di diventare l’imperatore nella vita familiare ma sono gli altri. Gli altri chi? I familiari, i sudditi che restano dietro le quinte ma che non vengono risparmiati dalla deflagrazione della comparsa di una malattia. E’ un libro che scopre tutte le carte per affrontare le avversità della vita: i colori dell’amore, dell’amicizia e della solidarietà, il rispetto per la natura. Diversi mondi si intrecciano nelle pagine: il tema scottante della precarietà lavorativa ed esistenziale, la disabilità, l’emozionante e complicato viaggio della maternità, l’amore come dolore e rinascita, come delusione e miracolo".


Verremmo ammoniti, espulsi, ci ritroveremo spesso in fuorigioco, finiremo ai rigori, come Maradona lotteremo fino all’ultimo anche in inferiorità numerica pur di non perdere. 
Non a caso lui si chiama El Pibe de oro, il calciatore con arti preziosi come pepite, 
vorrei averli anche io i piedi d’oro per non inciampare più, 
per non farti più restare ferma al ciglio della strada Maria. 
Otto luglio 1990, a volte i Mondiali di calcio regalano quello che non ti aspetti.





L'autrice

Valeria Pecora nasce a Cagliari nella primavera del 1982. Si è laureata in Storia dell’arte presso l’Università degli studi di Cagliari e ha conseguito un diploma di master di II livello in Curatore d’arte contemporanea, all’Università La Sapienza di Roma. Adora viaggiare. Lavora come guida turistica. Scrive dall’età di quindici anni. Si sente una lettrice/sognatrice appassionata ed inarrestabile. "Le cose migliori" è il suo primo romanzo.

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