"La mia opinione su..." è una rubrica dedicata a mini-recensioni di libri letti che, vuoi perché non mi sono molto piaciuti, vuoi perché non ho avuto il tempo di scrivere una recensione completa, ho deciso di condensare qui.
**Ovviamente, essendo opinioni, qui troverete solo, appunto, la mia opinione sul libro letto, senza ulteriori indicazioni, come trama completa o citazioni.
LA MIA OPINIONE SU...
1 #
TOPI
(Gordon Reece)
"Topi" è un thriller psicologico un po' inusuale in mezzo a molti che ho letto (soprattutto in passato). Le protagoniste sono due donne, madre e figlia, rifugiate in un casolare in mezzo al nulla per ricomporre i fili della loro vita e lasciarsi alle spalle il passato (bullismo e mobbing sul lavoro, oltre che a un matrimonio andato a male). Sono creature indifese, che cercano solo di nascondersi. Un po' come i topi. In realtà, le cose non vanno come devono, e le due donne finiscono invischiate in un omicidio... e messe alle strette si trasformeranno da prede a cacciatrici... Il libro mi è piaciuto molto. Uno stile di scrittura veloce ma al contempo incalzante, che ci racconta attimo, dopo attimo, dopo attimo... lasciandoci sul filo della tensione per tutto il libro. Un po' crudo in alcuni punti (le descrizioni dettagliate degli abusi subiti dalla protagonista mi hanno fatta rabbrividire più volte), ma perfettamente degno di un thriller. Lo consiglio a tutti, se volete leggere qualcosa di diverso.
Voto: 4 su 5.
LA MIA OPINIONE SU...
2 #
IL MESSAGGIO SEGRETO DELLE FARFALLE
(Laila Al-Uthman)
Ho comprato questo libro spinta dalla trama: Nadia, la protagonista, è musulmana, e come tale soggetta alle leggi del mondo islamico. Costretta dai genitori a un matrimonio di interesse, subirà per anni le angherie del vecchio sposo, fino a quando, ormai stanca, deciderà di scappare e ricostruirsi una vita. In questo caso, la fortuna l'assiste, ma Nadia dovrà comunque continuare a lottare... questa volta contro i tabù di una società chiusa e contro i timori delle malelingue, che così affliggono i suoi parenti, soprattutto la madre. Ho letto numerose opinioni negative su questo libro. A dir la verità, a me non è dispiaciuto. Forse un po' troppo pomposo nelle descrizioni, spesso rindondanti o troppo infarcite di dettagli. Anche lo stile di scrittura ha questo difetto, con un utilizzo forse un po' troppo assiduo di paragoni in chiave poetica, che mi hanno fatto perdere il filo a volte. Forse un tentativo di mascherare la trama, che dopo il racconto della prigionia della protagonista nella villa dello sposo forzato, risulta un po' piatta. Quello che soprattutto mi ha fatto apprezzare il libro è stato l'accento su tematiche molto importanti, come la condizione della donna nel mondo islamico e il desiderio di apparire che vuole sovrastare quello che una persona è realmente. Peccato per lo stile di scrittura, troppo ampolloso e numerose pagine in cui non vi è nulla.
Voto: 3 su 5.
LA MIA OPINIONE SU...
3 #
LE ALI DELLA VITA
(Vanessa Diffenbaugh)
Ecco, questo è uno di quei libri che ho comprato spinta dalla curiosità, perché al momento dell'uscita era pubblicizzato ovunque ed ero stufa di avere la bacheca Facebook piena di sue citazioni promozionali. Purtroppo, nonostante le note positive lette da molte parti, questo libro mi ha lasciata indifferente. La trama non è male, anzi, mi ha da subito colpita: Letty, madre degenera di due bambini, fugge una notte per correre dietro alla madre, a sua volta scappata in Messico per raggiungere il marito. I figli, improvvisamente soli, dovranno fare i conti con una vita disastrata e le volontà di cambiarla in meglio. Leggendo la trama, mi sono fatta un'idea del libro molto diversa del libro, l'ho decisamente sopravalutato. Ho trovato, invece, una specie di romanzo rosa dove la protagonista, Letty, scopre improvvisamente di saper cucinare e badare ai figli, dopo anni passati a disinteressarsene e a lasciare tutte sulle spalle di sua madre. Letty diventa quindi amata da tutti, ex fidanzato nonché padre di uno dei due figli (di cui verrà a conoscenza dopo quindici anni della sua esistenza) compreso. Ho trovato questi aspetti molto scoordinati con quello che invece mi aspettavo, e forse avrei preferito un maggiore dettaglio sulla vita passata della protagonista, invece che solo cenni, messi poi da parte una volta che la protagonista diventa la madre perfetta. Nondimeno il libro si legge molto bene, e mi è piaciuto com'è stata trattata la situazione degli immigrati clandestini messicani negli Stati Uniti, e le condizioni miserevoli in cui molti versano (ed è per questo che ho dato un punto in più al punteggio finale).
Il mio voto: 3 su 5
LA MIA OPINIONE SU...
4 #
STILL ALICE - PERDERSI
(Lisa Genova)
"Still Alice" è un libro che tratta di argomenti (l'Alzheimer precoce) che spesso non troviamo nei romanzi. Un libro che ha il pregio (chiamiamolo così) di farci conoscere una malattia tanto nota quanto esorcizzata. Alice, la protagonista, scopre di avere l'Alzheimer a soli cinquant'anni, e la sua vita, piano piano, cambierà, la malattia che si porterà con sé tutti i suoi ricordi, lasciandola come un guscio vuoto. Il libro descrive molto bene l'Alzheimer e le sue fasi degenerative, anche se, forse, troppo "tecnico" sotto alcuni aspetti. La scrittura accompagna maestralmente la protagonista e l'evoluzione della sua malattia, non essendo, comunque, scritto in prima persona. Ma il lettore è catapultato in pieno nella mente di Alice, nei suoi tentativi di aggrapparsi ai pochi ricordi rimasti e alla consapevolezza di non sapere più chi è lei e le persone che la circondano. Ho anche molto apprezzato la descrizione del rapporto che hanno i parenti di Alice con l'Alzheimer, i loro tentativi di convivere con una malattia piombata a sopresa nella loro vita. Un libro che ci insegna e che ci fa riflettere.
Il mio voto: 4 su 5.
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