Buon sabato sera a tutte e, per chi lo festeggia, buon Halloween! Personalmente, è una delle tante feste che non apprezzo dato l'elevato grado di "consumismo" che l'avvolge, e che tende a far dimenticare il suo vero significato.
Questa sera vi presento il romanzo biografico di Alessia: "Il figlio non voluto", edito da Edizioni Nuova Prhomos.
IL FIGLIO NON VOLUTO
Alessia
Editore: Edizioni Nuova Prhomos
Uscita: ottobre 2015
Genere: narrativa biografica
Prezzo edizione cartacea: 20 euro
**Il libro è solo in formato cartaceo: le persone potranno acquistarlo in tutte le librerie di Bolzano oppure contattando direttamente l'autrice (alessia.eric@libero.it)**
Per maggiori informazioni visitate il sito dell'autrice: www.ilfigliononvoluto.com
SINOSSI
Eric nasce nel 1949, la fine della grande guerra ha lasciato in Italia orrori e vite da
ricostruire tra macerie e povertà.
Fin dalla tenera età, Eric, deve cavarsela con le proprie forze, costretto a crescere
troppo in fretta in una famiglia che gli va stretta, tra botte e assenza d’amore, soffocato
da un padre padrone che non nasconde il suo disprezzo per lui, quel figlio indesiderato
e non voluto.
Eric è un bambino sveglio e intelligente che porta dentro il piccolo cuore da guerriero
una voglia insaziabile di spiccare, di farsi accettare dal padre, ma questa frenesia lo
porta ad essere disubbidiente e mascalzone; più il padre lo picchia e più lui ne
combina, forse per dispetto, forse per semplice desiderio di attirare l’attenzione e di
far capire al genitore che basterebbe una semplice parola dolce, una carezza per
riuscire a domarlo.
Eric cresce tra una marachella e l’altra e scopre il sesso, prima con gli occhi innocenti
di un bambino, sperimenta con le amichette giochi innocenti per scoprire la fonte del
desiderio che sembra rendere felici i grandi, poi, nel corso della sua vita, il sesso
diventa una vera malattia, un’ossessione che lo spinge a provare le situazioni più
estreme per trovare quello che non ha mai avuto: l’amore e l’amicizia.
Eric, caparbio e intelligente, sì dimostra un bravo lavoratore, dotato di intuito e fiuto
per gli affari, da semplice manovale alle dipendenze del padre, riesce a creare un
ingente impero finanziario, grazie anche allo sporco giro delle tangenti che scopre
essere un sistema infallibile per incrementare il suo conto in banca e dimostrare al
padre che lui è superiore a tutto e a tutti. Eric trascorre la sua vita tra affari e sesso,
diventa un personaggio molto influente nella sua Bolzano e sì circonda di amici
potenti, persone che sfruttano il suo punto debole: l’ingenua bontà che lo perseguiterà
per tutta la vita.
Sì sposa, ha una figlia, ma questo non ferma la sua ricerca di quell’amore che sembra
un utopia, Eric è eternamente insoddisfatto e frequenta donne di ogni tipo per sentirsi
amato e coccolato. Il sesso diventa la sua droga, i rapporti normali non gli bastano più,
lui vuole spingersi oltre: tra scambi di coppie, trans e orge in ville milionarie, conosce
Gisele, la donna che ha cercato per tutta la vita, e se ne innamora perdutamente.
Ma, non c’è rosa senza spine, Gisele lo sfrutta, usa i suoi sentimenti per i propri scopi e
lo riduce piano, piano in miseria, Eric conosce la depressione, non gli interessa
neppure il lavoro che gli ha dato tante soddisfazioni e notorietà: quella donna lo
affonda sempre di più. L’unica gioia che gli rimane è la scuola per bambini abbandonati
che ha costruito nel suo amato Brasile… il Brasile, la culla della sua vecchiaia, dove
riuscirà, forse, finalmente a rivedere suo padre per un ultimo abbraccio, prima di
svoltare l’angolo.
L'autrice
Alessia racconta la vita di Eric, in un filo sottile tra immaginazione e realtà. Alessia,
giovane scrittrice veneta, raccoglie nel suo ultimo romanzo le ossessioni di Eric,
immedesimandosi in lui in maniera maniacale e reale, limitandosi a cogliere
l’opportunità, con il massimo impegno, di rendere il viaggio nella vita di Eric il più
veritiero possibile. Tra il sogno e realtà c’è un filo sottilissimo sul quale dobbiamo stare
in equilibrio, attenti a non cadere dalla parte sbagliata. Le storie sono fatte per essere
tramandate, ciò che conta non è chi le ha o quello che raccontano, sono solo le
emozioni che lasciano.
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