Il sabato è il giorno dei consigli di scrittura, pertanto concludo la giornata parlandovi di un argomento che mi piace molto: il Self-publishing. Ormai sapete che il mio blog è fortemente orientato verso scrittori emergenti e autopubblicati.
In questo post, però, voglio riassumervi in pillole cos'è il Self-publishing utilizzando la più classica delle distinzioni, ossia i pro e i contro. Ho chiesto ad alcuni autori self di darmi una mano, e ho stilato un decalogo di motivi per i quali il self conviene e per i quali il self è sconveniente.
Cinque motivi per i quali il Self conviene
- Lo scrittore è libero di impostare modi e tempi di scrittura, uscita e promozione della sua opera;
- Lo scrittore ha il completo controllo sui guadagni, alti o irrisori che siano;
- Lo scrittore può decidere di ritirare dal mercato il suo e-book senza dover scindere contratti o affini;
- Lo scrittore sa che il suo libro sarà pubblicato con certezza, perché sarà lui a farlo;
- Lo scrittore il solo a decidere su eventuali sconti e/o promozioni.
Cinque motivi per il quali il Self non conviene
- Lo scrittore ha tutto in mano, quindi anche la revisione e l'ufficio stampa; se non vi dedica sufficiente tempo (e denaro), correrà il rischio di pubblicare un'opera di scarso valore;
- Strettamente collegato al primo punto, se lo scrittore pubblica un romanzo poco curato, rischierà di vendere poco e niente, con la conseguenza di aver speso il proprio tempo inutilmente;
- Lo scrittore non ha i mezzi di promozione che possiede una casa editrice;
- E' difficile che uno scrittore self, soprattutto se alle prime armi, venga considerato, in quanto è raro che i suoi romanzi si trovino in libreria;
- E' difficile per uno scrittore self farsi "notare" dalle case editrici più famose, a scapito di editori truffaldini che sperano di scucire qualche soldo al povero autore esordiente e ignoto.
Che ne pensate?
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