Recensione: "Spaceborne Marines - Minaccia" di Paul J. Horten

09:30:00


Buon fine settimana a tutti, cari lettori :) Freddino a parte, approfitto del weekend per riposarmi un poco... E per continuare il mio passatempo preferito: leggere :D Ho davvero un sacco di libri (cartacei ed e-book) in previsione di lettura, e non so quando riuscirò a leggerli tutti! Dovrei avere 12 ore in più al giorno da dedicare ai libri... Voi mi capite perfettamente :)
Oggi parlerò di un libro che si è rivelato una piacevole sorpresa: "Spaceborne Marines - Minaccia" di Paul J. Horten, edito da Genesis Publishing. Ringrazio la casa editrice di avermi dato l'opportunità di leggere e recensire il libro.



SINOSSI

La Federazione Terrestre ormai ha mille anni ed è riuscita a espandersi incontrastata grazie alla sua superiore tecnologia. Avanguardia di ogni invasione sono gli Spaceborne Marines, truppe d'élite che combattono a bordo di imponenti esoscheletri corazzati. Ed è proprio a un ufficiale dei Marines, il tenente Dexter Dax, che viene affidata una rischiosa missione di ricognizione su Erya - uno dei pianeti esterni alla Federazione - con cui si è perso improvvisamente ogni tipo di collegamento. Accompagnato dal tenente del Servizio scientifico della Flotta Stellare Daria Yx, Dax scoprirà la sconvolgente realtà che si cela su Erya e il pericolo mortale che minaccia l'intera Federazione.

 
In fondo, qualcuno ha scritto che la vita di un soldato è
"per il novanta percento di noia e il dieci percento pure terrore".
E aveva ragione.

Come ho già accennato, "Spaceborne Marines" è stata una piacevole scoperta. Mi sto timidamente avvicinando a un genere, quello fantascientifico, che non mi era mai piaciuto in passato. Effettivamente, il romanzo fantascientifico ha numerosissime sfacettature, e deve piacere, sennò il lettore si blocca alla prima pagina e non riesce a proseguire oltre. Ebbene, lo ammetto: all'inizio sono rimasta un po' spiazzata, trovandomi di fronte altri pianeti oltre la Terra, mezzi da combattimento ipertecnologici, alieni... Ben presto, dopo essermi abituata, mi sono immersa completamente nella lettura di questo lungo romanzo, perdendomici completamente.

Dexter Dax, il protagonista del romanzo, è un Marine al servizio di una flotta interstellare che fa capo a un'organizzazione interplanetaria che raggruppa la Terra e i paesi da essa conquistati nel corso dei secoli. La conquista di altri pianeti considerati abitabili non è, però, negativa: i terrestri, infatti, cercano di integrarsi con i popoli "sottomessi" e di mantenerne usi e costumi. Il sistema interplanetario non soffre, così, di crisi separatiste. Purtroppo, l'universo è popolato anche da soggetti alieni che, al contrario, amano soggiogare e distruggere completamente i pianeti che conquistano: trattasi degli alieni Urdas, un popolo combattivo e spietato, che mira a modificare completamente la natura del pianeta conquistato, arrivando a sostituire l'ossigeno con l'idrogeno, che è l'equivalente per loro della nostra aria. Non solo: gli Urdas compiono sistematiche azioni di sterminio nei confronti delle popolazioni autoctone, creando dei veri e propri Ibridi, ossia soggetti metà Urdas e metà umanoidi. L'invasione degli Urdas nel sistema interplanetario terrestre comincia con pianeti quali Nova Terra ed Erya. Ed è proprio su quest'ultimo che la flotta di Dexter deve recarsi per scongiurare la minaccia... Ma non finisce qui: oltre alla minaccia aliena, Dexter assiste anche a sottili giochi di potere e politica che lo coinvolgono in pieno, facendogli però scoprire il vero amore...

Il romanzo di Horten è davvero intricato (ma in senso buono!): l'autore riesce a far interagire tra di loro elementi di sci-fi, romance e spionaggio. Il risultato? Un romanzo complesso, ma che ti prende a tal punto da non potertene più staccare. L'autore inventa e descrive con maestria la tecnologia del futuro: giganti corrazzati, chiamati esoscheletri, e comandati da ciascun Marine, armi al plasma, velivoli "alati", e perfino la modalità di viaggio FTL, che permette di accorciare la distanza di anni luce tra un pianeta e l'altro (e qui ho mi è venuto in mente l'iperspazio di Lucas). Horten padroneggia sapientemente tutti questi strumenti, come se li avesse davanti tutti i giorni, e dimostra di avere maestria anche in descrizioni più "burocratiche" quali selezione dei Marines, corsi di aggiornamento, routine d'ufficio, etc., fino a creare una vera e propria macchina interplanetaria che sembra esistere veramente (e non frutto d'invenzione) da quanto è curata nei minimi dettagli.


  Quando comandi sei totalmente solo.
Metti su una bilancia il bene della tua unità, del Corpo, quella della missione...
...Vedi gente con cui hai diviso la vita e la morte
 arrabbiarsi proprio per le decisioni che hai preso.
E soprattutto le conseguenze: passi il tempo a chiederti 
se potevi fare le cose in maniera diversa, se potevi evitare certe cose.
E non c'è nessuno...
...che possa toglierti quel senso di peso per ogni parola che hai detto,
come ogni azione che hai fatto.
Sei solo.
Come quando muori.




Dexter Dax è un uomo votato alla fedeltà per il Corpo dei Marine. E' un uomo che da la vita e darebbe anche la morte per il suo plotone, per trarre in salvo uno della sua unità. E' anche un uomo con grandi responsabilità sulle spalle: il peso di certe decisioni, scelte, azioni, che rischia di schiacciarlo nel momento in cui circostanze politiche, più grandi di lui, prendono il sopravvento. Resta comunque un uomo lucido, razionale, che non cede ai propri sentimenti, se non sono genuini. Questo lo porta a dividersi tra due donne, la dariana Daria YX e la collega e Marine Katrhyn Nelson. Entrambe darebbero la vita per lui, ma solo di una Dexter è davvero innamorato, anche se non lo capirà subito.

L'aspetto romance in "Spacebore Marines" c'è e non c'è. Non è un elemento pregnante, anche se è molto importante perché ci fa capire qualcosa in più del carattere del protagonista. Daria e Kathryn sono l'una l'opposto dell'altra. Daria viene da Dari, un pianeta colonizzato dalla Terra secoli prima ma che ha mantenuto le proprie tradizioni. E' stato piacevole entrare nella cultura dariana descritta da Horten, che ha costruito un pianeta ancora governato da sentimenti puri quali l'amore, la speranza e la lealtà; sentimenti che sono davvero "per sempre". In questo aspetto ho visto molto la differenza, che l'autore ha voluto rimarcare, con i terrestri, che altro non sono che la nostra umanità, piena di difetti e dai sentimenti aleatori, che vivono al minuto. Daria è una donna che annulla se stessa per l'amore di Dexter, donandoglisi interamente, come la tradizione dariana impone. E' seria, dedita al lavoro, priva di quel lato "sanguigno" che hanno gli (noi) umani. Forse, per questo motivo, l'ho trovata un po' piatta e priva di spessore. Kathryn è l'esatto opposto: passionale, ribelle, coraggiosa come ogni Marine che si rispetti. Ho provato simpatia per lei a prima vista. Anche qui, la radicale differenza tra Daria e Kathryn mi ha portata a pensare all'imperfezione della razza umana e alla volontà di essere dei soggetti migliori.

Visto che l'intero romanzo è incentrato sulla minaccia Urdas, non ho proprio compreso la parentesi dell'intrigo politico (che non riporto per evitare spoiler). Forse l'autore ci dirà di più nel secondo volume?

In ultimo, penso che Horten, attraverso il suo romanzo, abbia voluto, come moltri altri, porsi alcune domande: dove andrà l'umanità tra cento (o anche meno) anni? Saremo costretti a uscire dal pianeta per carenza di materie prime e sovrapopolamento, colonizzando altri pianeti abitabili, un po' come accadde nel 1400-1500? E, soprattutto, la razza umana riuscirà a cambiare? O sarà destinata a un'inarrestabile decadenza - tenuto anche conto che tutti i buoni propositi di fratellanza e integrazione stanno andando a farsi benedire?

Mi sono davvero dilungata in questa recensione, ma ho cercato di dirvi più cose possibili, entrando spesso nello specifico del romanzo, perché ho apprezzato davvero il mondo che Horten ha creato e i suoi particolarissimi dettagli.

In definitiva, consiglio "Spaceborne Marines - Minaccia" a tutti gli amanti del genere fantascientifico o a chi è incuriosito dalla possibilità di vite oltre la nostra.

Il mio voto:

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