Recensione: "Introspezioni" di Giuseppe Calendi
20:49:00Buonasera, lettori!
Dedico questo post alla recensione di una raccolta di racconti a mio avviso molto particolare: si tratta di "Introspezioni" di Giuseppe Calenti, self-published su Youcanprint.
Giuseppe Calendi
Casa editrice: Self-publishing
Genere: raccolta di racconti
74 pagine
Prezzo edizione digitale: 0,99 euro
Prezzo edizione cartacea: 9,90 euro
ISBN edizione digitale: 9788892602151
ISBN edizione cartacea: 9788893327152
SINOSSI
Piccoli viaggi dentro la mente di personaggi che si alternano in varie storie, nella condivisione di emozioni e stati d'animo che caratterizzano situazioni diverse. Si va da una classe turbolenta all'interno di una scuola grottesca ad una fiaba thriller, da un vagone pieno di passeggeri strambi e misteriosi ad un convegno scientifico e ad altri contesti che possono, in egual misura, rappresentare e racchiudere in sé gli aspetti di una genuina quotidianità.
"Introspezioni" è una raccolta di racconti molto atipica, o perlomeno, atipica rispetto a quelle che sono solita leggere. Non vi è un preciso elemento narrativo trainante, perché ogni racconto ha una sua logica e appartiene a un diverso genere: abbiamo il racconto horror, quello grottesco, quello ironico, quello pedagogico... Il filo conduttore, comunque, c'è, ed è rappresentato dal paradosso di alcune situazioni contrapposto alla banalità di altre. Così, due comuni passeggeri si incontrano su di un vagone che apparentemente sembra ospitare solo aborti della natura; oppure una scuola popolata da bizzarri professori che si scontrano a suon di aforismi; o, ancora, l'uomo che gira perennemente in costume... Dall'altra parte, invece, altri racconti narrano la quotidianità dei propri protagonisti: chi ama il ciclismo, chi si reca alla conferenza scientifica sull'evoluzionismo, chi ha a che fare con pazienti che soffrono di particolari disturbi mentali...
La particolarità di questi racconti, che è anche la loro bellezza, è tutta in questa dicotomia, quotidianità e paradossale. Il lettore non sa cosa aspettarsi, e prosegue nella lettura cercando un senso a ciò che è narrato, oppure cercando l'impossibile nella normalità. Tutta la raccolta, purtroppo un po' breve, viene divorata in un andamento che ha quasi del ritmo musicale: si parte con il botto, descrivendo situazioni paradossali, per poi andare con lentezza e narrare la quotidianità, per poi riprendere a correre leggendo l'horror... e ancora, quotidianità, paradossale, paradossale, quotidianità, un po' come una ballata ipnotica, e il lettore immancabilmente è travolto e non può che continuare la lettura, fino alla fine.
La scrittura di Giuseppe è molto fluida, essenziale, l'autore dimostra di sapersi destreggiare nelle situazioni bizzarre, grottesche e macabre con la semplicità con la quale racconta la giornata tipo di un uomo qualunque. Non solo. Giuseppe Calendi riesce anche a calarsi perfettamente nei vari generi sperimentati, senza cadere nel banale o nel noioso. Inoltre, dimostra un'elevata conoscenza dei temi trattati (come l'evoluzionismo e la genetica), i quali rendono i racconti ancora più interessanti, senza, peraltro, diventare eccessivamente noiosi.
In sostanza una raccolta di racconti molto sui generis, dove l'uomo qualunque è catapultato in situazioni più o meno strambe, sino al macabro e al grottesco. Spesso ho intuito, tra le righe, una velata critica al sistema, un'ironica presa per i fondelli dell'autorità che ho molto apprezzato. "Introspezioni", se osservato e letto più a fondo, ha molti messaggi da inviare al lettore; spetterà a quest'ultimo coglierli o meno.
La particolarità di questi racconti, che è anche la loro bellezza, è tutta in questa dicotomia, quotidianità e paradossale. Il lettore non sa cosa aspettarsi, e prosegue nella lettura cercando un senso a ciò che è narrato, oppure cercando l'impossibile nella normalità. Tutta la raccolta, purtroppo un po' breve, viene divorata in un andamento che ha quasi del ritmo musicale: si parte con il botto, descrivendo situazioni paradossali, per poi andare con lentezza e narrare la quotidianità, per poi riprendere a correre leggendo l'horror... e ancora, quotidianità, paradossale, paradossale, quotidianità, un po' come una ballata ipnotica, e il lettore immancabilmente è travolto e non può che continuare la lettura, fino alla fine.
La scrittura di Giuseppe è molto fluida, essenziale, l'autore dimostra di sapersi destreggiare nelle situazioni bizzarre, grottesche e macabre con la semplicità con la quale racconta la giornata tipo di un uomo qualunque. Non solo. Giuseppe Calendi riesce anche a calarsi perfettamente nei vari generi sperimentati, senza cadere nel banale o nel noioso. Inoltre, dimostra un'elevata conoscenza dei temi trattati (come l'evoluzionismo e la genetica), i quali rendono i racconti ancora più interessanti, senza, peraltro, diventare eccessivamente noiosi.
In sostanza una raccolta di racconti molto sui generis, dove l'uomo qualunque è catapultato in situazioni più o meno strambe, sino al macabro e al grottesco. Spesso ho intuito, tra le righe, una velata critica al sistema, un'ironica presa per i fondelli dell'autorità che ho molto apprezzato. "Introspezioni", se osservato e letto più a fondo, ha molti messaggi da inviare al lettore; spetterà a quest'ultimo coglierli o meno.
2 commenti
bellissima recensione.. gli darò una possibilità anche se la raccolta di racconti non l'amo tantissimo.. ma con il tuo commento ci voglio provare eheheh :)
RispondiEliminaAllora attendo una tua recensione :)
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