Recensione: "I figli dell'Ombra" di Cassandra Green
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Per il gruppo di lettura di "Self Publishing Italia" (cliccate qui per maggiori informazioni) del mese di marzo, vi presento il romanzo horror di Cassandra Green: "I figli dell'Ombra", un libro lungo e complesso che intreccia temi come religione e satanismo.
Cassandra Green
Casa editrice: Self-publishing
Genere: Horror
415 pagine
Prezzo edizione digitale: 0,99 euro
SINOSSI
Quando durante una corsa mattutina un giocatore di Football, si imbatte nel cadavere della piccola Flo Gomez scomparsa il giorno prima, Victor Bell teme che quello sarà l’inizio di una serie di macabri delitti. Il suo intuito di poliziotto non sbaglia e il ritrovamento di altri corpi sarà per lui un’ulteriore conferma che quanto raccontatogli da suo padre era vero.
Intanto la vita degli abitanti di Whitesouls scorre come da copione. Ognuno impegnato a svolgere i proprio doveri, così come il reverendo Morales ha imposto loro di fare per essere un bravo cristiano, per entrare nelle grazie di Dio. Quello che nessuno immagina è che un’oscura e antica presenza da sempre attratta dalla loro ipocrisia e falsità è tornata per spingere sette anime scelte per l’occasione alla dannazione eterna.
Bell dovrà dare prova di grande fede per riuscire a scacciare i demoni che abilmente stanno contaminando i cuori dei suoi compaesani e quando tutto sembrerà ormai perduto tre portatori di luce accorreranno in soccorso dei “Giusti”.
Ma tutto ciò basterà ad estirpare il male dall’apparente tranquilla cittadina di Whitesouls?
Whitesouls è una piccola cittadina come tutte le altre. O almeno, così sembra all'ignaro visitatore. Effettivamente, all'apparenza, può sembrare un ridente borgo, abitato da persone che si conoscono tutte, che spesso sono imparentate l'une con le altre, e che hanno un profondo legame. Insomma, Whitesouls è la classica piccola città, fatta di villette e giardini ben tenuti, dove si ha sempre una buona parola per il proprio vicino. Questo, davanti. Dietro, in realtà, Whitesouls nasconde i suoi segreti, che rispondono al nome di famiglia Bailey. I forestieri, i nuovi arrivati, come sono definiti dagli abitanti, attirano la curiosità e i dubbi dei cittadini di Whitesouls, poiché decidono di andare a vivere in una casa maledetta, dove in passato si sono svolti efferati omicidi e strane unioni incestuose, all'insegna di veri e propri culti demoniaci. In effetti, i Bailey non sono proprio l'emblema del buon vicinato, soprattutto quando i figli, Michael, Joseph e Matthew iniziano ad avere una cattiva influenza sui ragazzi di Whitesouls. E quando il cadavere di Flo Gomez viene ritrovato, le cose non possono che complicarsi...
Lasciate che le porte di Whitesouls si spalanchino, per accogliervi. Nel percorrere le vie della città, troverete molte persone lungo il vostro cammino: c'è Cassandra, che ha giurato di non dimenticare mai più il suo ragazzo, perito in un incidente d'auto; c'è Aleesha, che è alle prese con l'ossessione religiosa della madre e le sue prime pulsioni ormonali di adolescente; c'è Norman, che affonda i suoi problemi nel cibo; c'è Coline, la bella della scuola; c'è Constant, costretto prematuramente su di una sedia a rotelle... Tutti questi personaggi, e molti altri, sono i protagonisti del complesso romanzo di Cassandra Green.
Ho molto da dirvi, a proposito di questo libro. Perchè in esso ho trovato mille sfacettature, mille tematiche affrontate. Iniziamo con l'ambientazione e i personaggi. Ognuno ha il suo carattere e i suoi scheletri nell'armadio. Ciascun protagonista, a modo suo, ha una storia a sé stante da raccontare. Whitesouls è un piccolo microcosmo di piccole storie intrecciate tra loro. Detto così, il romanzo sembra la solita accozzaglia di personaggi messi insieme come la più classica delle telenovelas. In realtà, non lo è. L'universo perfetto di Whitesouls, con i suoi pregi e difetti, viene completamente stravolto dall'arrivo della famiglia Bailey. Il male. Il male che arriva e inizia a corrompere, in nome di un culto che chiama in causa l'angelo decaduto per eccellenza: Lucifero. I Bailey sono il male, e Whitesouls è il luogo dove gettare il seme che farà germogliare gli alberi del peccato. Ogni protagonista si renderà conto di quanto è corruttibile la sua anima.
Il concept dal quale parte il libro di Cassandra è il più vecchio del mondo: la perenne lotta tra bene e male, tra angeli e demoni. L'autrice si spinge, però, oltre, chiamando in causa temi come la religione, colonna portante di tutto il romanzo. Gli abitanti di Whitesouls sono molto religiosi. Anzi, si può dire che sono talmente religiosi da rasentare l'ossessione, che sfocia in eccessivo bigottismo; così, giusto a titolo di esempio, senza fare spoiler, Aleesha è costretta dalla madre a nascondere la propria femminilità e a reprimere gli impulsi ormonali di qualsiasi adolescente della sua età, anche ricorrendo alla violenza, in nome di un Dio quasi accusatore. Ed è proprio l'eccessivo attaccamento a una religione che, secondo me, in questo romanzo, mescola le carte in tavola, stravolgendo il concetto di bene e male: qual è il bene? Qual è il male? Il male è davvero tale? O siamo noi, così inglobati nei nostri preconcetti, che non riusciamo ad andare oltre questa dicotomia, vedendo solamente tutto bianco e tutto nero? Un buon spunto di riflessione per un romanzo che, se letto attentamente, ci vuole dire molto di più di quello che sembra.
Forse alcuni dialoghi mi sono sembrati a tratti confusionari, non capendo bene chi dicesse cosa ma, nel complesso, la narrazione risulta scorrevole e incalzante. I tanti personaggi, ciascuno protagonista a modo suo, hanno reso il libro più complesso, senza renderlo, però, illeggibile, poiché l'autrice è riuscita a integrare bene ciascun abitante di Whitesouls, elaborando una trama complicata, ma lineare. Ovviamente, per i temi trattati, per la lunghezza, e per la complessità di cui ho parlato, il romanzo potrebbe risultare poco digeribile ad alcuni; io mi sento di consigliarlo, soprattutto per i numerosi spunti di riflessione che esso si porta appresso.
Consigliato: amanti del genere horror, chiunque voglia una lettura un po' più impegnativa.
1 commenti
Sì, in effetti, io mi sento di appartenere alla categoria 'alcuni' che non l'hanno trovato digeribile ;)
RispondiEliminaPerò complimenti per l'analisi! Se non avessi già provato a leggerlo ci proverei, dopo la tua rece :)