Recensione: "Klein Blue" di Cristiano Pedrini
21:02:00
Buonasera ed eccoci a una nuova puntata dedicata alle mie recensioni!
Questa sera vi parlo di un romanzo M/M che unisce il lato rosa a quello più noir, con una vela di intrigo. Si tratta di "Klein Blue" di Cristiano Pedrini, uscito come self-publishing ma che sarà pubblicato a breve da una casa editrice!
KLEIN BLUE
Cristiano Pedrini
Casa editrice: Self-publishing (al momento della pubblicazione di questa recensione)
Genere: Romance M/M, avventura
204 pagine
Prezzo edizione cartacea: 16,00 euro
SINOSSI
Nord dell'Inghilterra... Una piccola isola, in mezzo ad un lago... Un
vecchio albergo diroccato che ricorda i fasti della Belle Époque... Un
ragazzo che desidera apparire come un semplice turista, con passato che
cerca di tenere ben nascosto... Un inguaribile Casanova che non si
avvede di una donna che lo vorrebbe solo per sé... Benvenuti nella
contea di Northumberland!
Jayce Wood è un ragazzo di diciotto anni che decide di prendersi una pausa da tutto e da tutti e si reca nella contea di Northumberland per una vacanza. Un posto magico, surreale, dove si respira un'atmosfera degna di uno scenario medievale. Un isolotto in mezzo a un lago è la perfetta ciliegina sulla torta. Qui, Jayce farà l'incontro con Keith O' Connor, sindaco della contea. Un incontro/scontro che metterà a dura prova i caratteri dei due ragazzi, così diversi eppure così attratti l'uno verso l'altro. Quello che entrambi non sanno, è che una nube oscura si sta avvicinando a loro, portando con sé un passato che, forse, non avrebbe dovuto essere svelato...
Premetto che non amo molto i romance fini a se stessi. Preferisco che siano lo sfondo di una trama più complessa, invece che la trama principale. E per fortuna, nel caso di "Klein Blue" di Cristiano Pedrini, il lato romance funge da cornice e apripista di una narrazione più avvincente, che unisce il mystery all'avventura. L'ambientazione un po' fiabesca e a tratti gotica, con degli scenari uggiosi, nebbiosi, tipici del clima londinese, è perfetta per l'evolversi della trama che è un perfetta tavolozza che unisce colori come il rosa acceso e il nero intenso. Insomma, per dirla in termini più semplici: una trama incalzante, con la rivelazione finale che non lascerà certamente indifferente il lettore. Già dalle prime battute, infatti, ci si rende conto di non essere davanti a un "semplice" romance, bensì a un libro che, oltre a divertire, racchiude tematiche molto delicate, quali il sequestro di persona e il traffico di esseri umani, che non sempre trovano una degna collocazione in un romanzo. In questo caso, invece, Cristiano riesce perfettamente a unire il bello al brutto, elaborando un intricato disegno, quasi un labirinto, dal quale il lettore riuscirà a uscire solo dopo aver terminato il romanzo.
Lo stile di scrittura è fluido, scorrevole. A volte i dialoghi sono un tantino confusionari, mancando spesso il soggetto, e mi sono trovata più volte a dover rileggerli per comprendere chi dicesse cosa. I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto il giovane protagonista, Jayce, che è il tipico ragazzo che sa quello che vuole, con un caratterino tutto pepe, contrapposto al più pacato Keith. Ho apprezzato molto anche i personaggi di sfondo, come il padre di Jayce: è la riprova che a volte si può rimediare anche agli sbagli più gravi. Mi ha dato da pensare il fatto che tutta la contea di Northumberland abbia accettato senza dire molto l'omosessualità dei due protagonisti, come pure il passato dal sapore amaro di Jayce. Lo scrivo perché capita raramente che in contesti sopratutto piccoli vi sia una così alta accettazione di quello che molti considerano il "diverso". Ma questa è solo una considerazione mia, che nulla toglie al romanzo di Cristiano.
"Klein Blue" è un libro che mi sento di consigliare a tutti, e di leggere a cuor leggero, ma con la consapevolezza che, purtroppo, le situazioni descritte nel romanzo spesso accadono davvero. Un libro, quindi, che oltre a far sognare i più romantici, ci offre anche molti spunti di riflessione e anche... qualche insegnamento.
Premetto che non amo molto i romance fini a se stessi. Preferisco che siano lo sfondo di una trama più complessa, invece che la trama principale. E per fortuna, nel caso di "Klein Blue" di Cristiano Pedrini, il lato romance funge da cornice e apripista di una narrazione più avvincente, che unisce il mystery all'avventura. L'ambientazione un po' fiabesca e a tratti gotica, con degli scenari uggiosi, nebbiosi, tipici del clima londinese, è perfetta per l'evolversi della trama che è un perfetta tavolozza che unisce colori come il rosa acceso e il nero intenso. Insomma, per dirla in termini più semplici: una trama incalzante, con la rivelazione finale che non lascerà certamente indifferente il lettore. Già dalle prime battute, infatti, ci si rende conto di non essere davanti a un "semplice" romance, bensì a un libro che, oltre a divertire, racchiude tematiche molto delicate, quali il sequestro di persona e il traffico di esseri umani, che non sempre trovano una degna collocazione in un romanzo. In questo caso, invece, Cristiano riesce perfettamente a unire il bello al brutto, elaborando un intricato disegno, quasi un labirinto, dal quale il lettore riuscirà a uscire solo dopo aver terminato il romanzo.
Lo stile di scrittura è fluido, scorrevole. A volte i dialoghi sono un tantino confusionari, mancando spesso il soggetto, e mi sono trovata più volte a dover rileggerli per comprendere chi dicesse cosa. I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto il giovane protagonista, Jayce, che è il tipico ragazzo che sa quello che vuole, con un caratterino tutto pepe, contrapposto al più pacato Keith. Ho apprezzato molto anche i personaggi di sfondo, come il padre di Jayce: è la riprova che a volte si può rimediare anche agli sbagli più gravi. Mi ha dato da pensare il fatto che tutta la contea di Northumberland abbia accettato senza dire molto l'omosessualità dei due protagonisti, come pure il passato dal sapore amaro di Jayce. Lo scrivo perché capita raramente che in contesti sopratutto piccoli vi sia una così alta accettazione di quello che molti considerano il "diverso". Ma questa è solo una considerazione mia, che nulla toglie al romanzo di Cristiano.
"Klein Blue" è un libro che mi sento di consigliare a tutti, e di leggere a cuor leggero, ma con la consapevolezza che, purtroppo, le situazioni descritte nel romanzo spesso accadono davvero. Un libro, quindi, che oltre a far sognare i più romantici, ci offre anche molti spunti di riflessione e anche... qualche insegnamento.
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