Blogger League Event - DAY 3 - LETTERA A ME STESSO
21:00:00
In mega ritardo con la tappa del Blogger League Event (cliccate qui per saperne di più), ma ci sono anche io!
DAY 3
LETTERA A ME STESSO
I blogger dovranno scrivere una lettere a loro stessi del passato o del futuro
All within me gone but pain and hope
Hoping that the pain would fade away
Hoping that the pain would fade away
Cara me stessa,
ricordi quando ti sedevi su quel sedile malconcio del pullman, tutta incassata nel tuo giubbotto di pelle, i capelli che ti ricadevano a ciocche scomposte sul viso mescolandosi con le cuffie dell'mp3 e l'espressione sempre infastidita? Ce l'avevi col mondo, o forse cercavi un posto nel mondo. Non sapevi ancora che cosa farne di quella vita che ti si era cucita addosso, ma che ti stava troppo stretta, e ne tiravi le maniche per riscaldare le mani infreddolite.
Eri sempre di corsa, sballottata qua e là come una palla in un campo di calcio, quel pallone rattoppato che tutti colpivano, facendolo ruzzolare lungo l'erba bagnata e fangosa. Cadevi, ti rialzavi, cadevi di nuovo, ogni tanto ti giravi a pancia in su, le braccia spalancate come un angelo caduto, e fissavi il cielo sopra di te. Quando sarebbe stato sereno? Quando anche tu avresti potuto allungare le dita verso quei raggi tanto agognati ma che, beffardi, si celavano dietro una pesante coltre che opprimeva le montagne che la sostenevano sulle loro spalle di gigante?
Eppure ti sei sempre rialzata, prima sulle ginocchia, poi dritta, un passo dopo l'altro, proseguivi la tua strada inerpicandoti su per quella salita, lunga, stretta, un Cirith Ungol al termine del quale non sapevi che cosa ti avrebbe atteso. La luce era lontana, quasi un miraggio, ma tu andavi avanti, sempre più ingobbita dal peso sulle spalle, dai rifiuti che tutti ti gettavano addosso, dalla stanchezza che ti divorava le ossa.
Nessuna mano di principe azzurro è venuta a prenderti.
Nessun animale alato ti ha salvata mentre cadevi.
Un giorno qualcosa è cambiato. Ti ricordi? Io sì.
Hai raddrizzato le spalle, gettando nell'abisso rosso sangue la scimmia che ti opprimeva la schiena, l'hai guardata scomparire nella lava ancora ghignante, ancora con il dito puntato contro.
Ti sei voltata e sei uscita.
Quel giorno hai perso tutto ma hai ritrovato te stessa.
E hai continuato a testa alta il tuo cammino.
1 commenti
Ciao! La forza per alzarci e per andare avanti la troviamo alla fine sempre in noi stessa. Non importa ciò che dicono gli altri, se non stiamo bene guardandoci allo specchio tutte le loro parole sono inutili.
RispondiEliminaVai avanti per la tua strada, studia, lavora, fai ciò che ti piace e ti rende felice.
Ricorda i momenti positivi e non perdere tempo a crogiolarti nel passato.
Un salutone
Leryn